Pensiero stupendo, la Magia del violino Stradivarius, stasera Marton e Plushenko di nuovo insieme a Torino

La Magia del violino Stradivari

I segreti del liutaio di Cremona

“Pensiero stupendo”, stasera Gran Galà di pattinaggio artistico a Torino

Marton e Plushenko di nuovo insieme

 

Buon compleanno, Stefano

 

Ad oggi solo i più grandi musicali del mondo, e solo in occasioni assolutamente speciali, hanno il privilegio di potersi esprimere con uno strumento firmato Antonius Stradivarius Cremonensis, un’occasione che viene considerata come il massimo onore per un musicista.

Antonio Stradivari, il più grande liutaio di tutti i tempi, nacque a Cremona, intorno alla metà 1600, quando la città si era già affermata nel mondo come la grande capitale della liuteria violinistica.

Nella sua lunghissima vita, quasi centenaria, questo genio scoprì il segreto per conferire ai suoi strumenti le migliori qualità di un vino eccellente. Con il passare degli anni, infatti, l’invecchiamento esaltava le loro caratteristiche, rendendole sempre migliori, quasi avesse insegnato alle sue creazioni come accumulare esperienza.

Recenti studi hanno dimostrato come le particolari condizioni naturali delle zone presso Cremona abbiano contribuito in maniera determinante al successo di quell’arte, che veniva praticata con un legno dalle caratteristiche veramente uniche, ricavato da fusti perfetti, dalla fibra eccezionale, sopravvissuti a quella che viene oggi chiamata “piccola glaciazione”.

Ma il contesto favorevole e le materie prime, non erano di sua sola esclusiva.

Dove era quindi la magia di quella musica straordinaria?

Solo all’inizio del nuovo millennio, e dopo tre secoli di studi, il segreto è stato svelato.

Anche questa è una storia legata al destino e alle suggestioni che caratterizzano Cremona, in una ricerca durata l’arco di due vite,

Si è scoperto che il segreto dei segreti era una miscela chimica composta di silicato di potassio e calcio che, usata per la preparazione dei legni, rendeva omogenee le capacità di assorbimento delle parti morbide e dure del legno, rendendo l’interno strumento in grado di “parlare”.

Durante la sua vita Stradivari realizzò un grandissimo numero di strumenti e di questi circa seicento sono ancora oggi in condizioni pressoché perfette.

Solo in pochissimi possono vantare di averne una vera e propria collezione. Tra questi il Re di Spagna, che con due violini, due violoncelli una viola potrebbe permettersi il lusso di dar vita al quartetto d’archi più esclusivo del mondo.

Ma gli strumenti che hanno mantenuto intatta la resa acustica originale sono veramente pochissimi.

E mentre gli altri, come il Re di Spagna, tengono i loro preziosi archi dentro le vetrine, sotto la protezione di sistemi d’allarme superpotenti, è curioso vedere (e sentire) Edvin Marton, il violinista ungherese che si esibì durante la serata finale delle Olimpiadi di Torino insieme con Evgenij Plushenko, il campione olimpico di pattinaggio artistico sul ghiaccio in una performance chiamata Kings of Ice e andata in onda il 28. gennaio 2007; in pubblico, con pubblico, per pubblico,per esseri mortali semplici ma capaci di provare le emozioni suscitate da questo straordinario sttrumento nelle mani di Edvin….quello che i Stradivarius nelle vetrine e nei musei non riusciranno mai………

Stasera, di nuovo, davanti al pubblico di Torino, Marton e Plushenko si esibiscono insieme.

Quanto vorrei essere lì……

 

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