..”perché l’aria azzurra diventi casa…”

 

 


Gli zingari, colpevoli di esistere

 

Molti di quelli che hanno letto il mio post intitolato “Che caspita ricordate?”, mi hanno detto che sono andata “abbastanza forte” riprendendo l’argomento in modo troppo duro e forse anche ingiusto…

Devo ammettere che il cosiddetto “Giorno della memoria” ha suscitato in me diverse emozioni, ma soprattutto stupore e perplessità di fronte a tanta ipocrisia…..non finisce mai a stupirmi.

Noi viviamo in una società che non sa accogliere l’altro e vedere il punto di vista dell’altro (Faber cantava in Khorakhanè:…” lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio…”

“ Chi di voi, per esempio, ha mai avuto un amico zingaro?”
La domanda è di Moni Ovadia, uno tra i maggiori rappresentanti della cultura yiddish in Europa, e apre il doppio Dvd intitolato A forza di essere vento. Lo sterminio nazista degli zingari, uscito lo scorso settembre in libreria in un cofanetto contenente anche un libro di 72 pagine .

Degli zingari gliene frega niente a nessuno. Solo a quei matti degli anarchici poteva venire in mente di mettersi a lavorare per due anni e mezzo su questo argomento, producendo una cosa seria e costosa sugli zingari e sullo sterminio attuato nei loro confronti dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Sì perché non tutti sanno che il problema dell’olocausto non ha riguardato esclusivamente il mondo ebraico, ma ha causato anche la persecuzione e l’assassinio di cinquecentomila zingari: Rom, Sinti e nomadi, colpevoli soltanto di esistere e per questo mandati a morire nei campi di sterminio, dove molti di essi vennero anche seviziati, sterilizzati e utilizzati per esperimenti medici, come racconta uno dei pochi superstiti dell’orribile genocidio, il sinto tedesco Hugo Hoellenreimer, in una delle interviste contenute nel doppio Dvd di cui sto parlando.
Essendo il primo lavoro dedicato esclusivamente allo sterminio nazista degli zingari, A forza di essere vento ( titolo della canzone di Fabrizio De Andrè – Khorakhanè) è andato a coprire un vuoto sull’argomento e per questo è stato richiesto da molte istituzioni in tutta Italia, tra le quali la Provincia di Piacenza, che ha acquistato cinquanta copie del documento per distribuirlo alle scuole medie inferiori e superiori del nostro territorio, al fine di far crescere tra i giovani
una nuova consapevolezza del problema olocausto.
Il documento contiene interviste, documentari e spettacoli musicali, oltre ad articoli e immagini relative agli Zingari, allo sterminio di cui furono vittime e alla loro realtà attuale. Il titolo è quello di una canzone di Fabrizio De André, perché si tratta del quinto omaggio che "A" rivista anarchica rende al grande cantautore genovese, che ha avuto un rapporto molto stretto con questo gruppo editoriale e che si è sempre dimostrato molto sensibile alle sfortune delle persone e delle categorie. Per rendere omaggio al loro popolo, De André dedicò agli zingari la canzone Khorakhané (A forza di essere vento).

Ora c’e’ questo DVD…..spero contribuirà a combattere il pregiudizio, l’ignoranza e la non volontà di conoscere l’altro.

E non soltanto verso i zingari…….

 

 

……….” Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna

perché l’aria azzurra diventi casa….

chi sarà a raccontare……….chi sarà

sarà chi rimane………io seguirò questo migrare…..seguirò

questa corrente di ali…….”

Khorakhanè – Tribù rom di provenienza serbo-montenegrina

 

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Una risposta a ..”perché l’aria azzurra diventi casa…”

  1. monica ha detto:

    Non ho visto i DVD a cui fai riferimento ma ne sono informata.
    Spero non sia stata solo la Provincia di Piacenza a far circolare nelle scuole questo documentario, come spero che se ne facciano circolare altri, anche se ho i miei dubbi. Ne ho perchè si ha forse addirittura paura di parlare ed affrontare certi argomenti e molte persone, insegnanti, genitori preferiscono eludere l\’argomento per evitare di rispondere alle mille domande e i mille perchè che possono giustamente suscitare argomentazioni simili.
    Da bambina, quando andavo a scuola, nell\’età in cui si ha bisogno di appoggiarsi e fare affidamento sui grandi perchè non si è in grado di assorbire da soli nuove conoscenze, ricordo che leggevo insieme a mio padre gli argomenti del libro di storia: era confortante, pensandoci adesso, sentire il mio papà che mi spiegasse tutto come fossero delle favolette. Certo, in quel modo riuscivo a ricordare date, nomi e luoghi, ma mi sembrava come se nulla di tutto quello di cui sentivo parlare fosse vero, fosse davvero esistito e accaduto.
    Non si sa mai come comportarsi soprattutto con i bambini o con persone particolarmente sensibili. A volte pensi di proteggerle facendogli credere che è tutto bello e non c\’è niente di marcio, ma è anche vero che prima o poi si troveranno a fare i conti con una realtà ben diversa. E\’ anche vero che è giusto che i bambini crescano spensierati (quando hanno la fortuna di esserlo!!), ma credo che si gli si debba quanto prima presentare un conto ben diverso e più crudo di quello in cui hanno creduto fino a poco prima.
    C’è tanta ignoranza e non solo menefreghismo e cattiveria. Spero che le cose cambino, prima o poi. Io sono fiduciosa…
     
    Ti abbraccio Ade….
     
    Monica

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