Lettere contro la guerra

Sto per terminare la lettura di "Lettere contro la guerra" di Tiziano Terzani….
Stasera sono stanca, le parole, i miei giocatoli, le mie perle, non formano nessun pensiero…..forse sono soltanto in standby dopo le tempeste emotive vissute ultimamente…
Riporto, quindi, una bellissima citazione dal libro che sto per finire e la dedico alla persona che mi ha fatto scoprire Terzani, il  tipo di giornalista che io avrei voluto diventare se la vita non mi avesse portata dove voleva lei……
 
"…Mi dica, che cosa spinge l’uomo alla guerra?", chiedeva Albert Einstein nel 1932 in una lettera a Sigmund Freud. "E’ possibile dirigere l’evoluzione psichica dell’uomo che egli diventi più capace di resistere alla psicosi dell’odio e della distruzione?"
Freud si prese due mesi per rispodergli. la sua conclusione fu che c’era da sperare: due fattori – un atteggiamento più civile e il giustificato timore degli effetti di una guerra futura – avrebbero influito a mettere fine alle guerre in un prossimo avvenire.
La morte risparmiò a Freud giusto in tempo gli orrori della seconda guerra mondiale. Non li risparmiò invece ad Einstein, che divenne però sempre più convinto della necessità del pacifismo. Nel 1955, poco prima di morire, dalla sua casetta di Princeton in America dove aveva trovato il rifugio, rivolse all’umanità un ultimo appello per la sua sopravvivenza:
"RICORDATEVI CHE SIETE UOMINI E DIMENTICATEVI TUTTO IL RESTO".
 
 
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